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sabato 15 febbraio 2014

L'orto sinergico

orto sinergico: ortaggi migliori
L'agricoltura sinergica si basa sul principio della sinergia che si viene a creare fra pianta, terra e microorganismi-microfauna che vi risiedono: la terra permette la crescita delle piante, queste a loro volta creano un suolo fertile grazie alle radici, l'attività chimica, i residui organici in associazione a batteri, funghi e piccoli animali del terreno. Con questo tipo di agricoltura si ottengono prodotti più buoni e più resistenti alle comuni malattie delle piante.


Una pioniera del metodo sinergico di coltivazione é stata la spagnola Emilia Hazelip, che ha adattato alle nostre latitudini i principi della permacultura di Fukuoka. Si cerca di imitare quello che normalmente fa la natura, riducendo al massimo la lavorazione del terreno. Si copre il terreno con una pacciamatura di residui organici lasciando degli spazi solo per la semina. Questa copertura serve da fertilizzante continuo e crea una barriera fra la terra e l'ambiente esterno, limitandone l'erosione da parte degli agenti atmosferici. Nell'orto sinergico si crea così un equilibrio fra le piante, i microorganismi e i piccoli animali che vivono nel suolo (come i lombrichi e tantissimi altri piccoli esseri microscopici), che viene protetto e mantenuto. I resti organici vegetali, come le radici dopo la morte delle piante, non vengono estratti dal terreno. Questi servono a nutrire la microfauna, che a sua volta, permette il nutrimento delle piante. Il suolo rimane fertile da solo, la pacciamatura non ne permette l'erosione e non c'é bisogno di intervenire con concimazioni e aggiunta di altre sostanze.

Sergio

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